Se può essere lanciato un normale satellite, perché non uno smartphone? Già in passato si era sentito parlare del lancio nello spazio di un Nexus One di HTC. Lo scopo era quello di dimostrare come fosse possibile prendere dei prodotti del mercato consumer e riadattarne l’utilizzo nell’ambito di progetti spaziali.

“PhoneSat” è il progetto della NASA che ha visto la luce nel 2009 con il primo Nexus One spedito nello spazio. Originariamente il progetto prevedeva il lancio di tre smartphone, ma solo poco più di una settimana fa’ è stato possibile lanciare gli altri due.

In particolare, gli smartphone lanciati sono un secondo HTC Nexus One e un Samsung Nexus S, il cui lancio è avvenuto il 27 aprile scorso.

Le immagini di cui sopra sono state scattate dalle fotocamere dei due device: tuttavia la mediocre qualità non è attribuibile al sensore di questi ultimi. Gli scatti, infatti, sono stati ritrasmessi alla Terra in parti separate, come pacchetti di dati inviati tramite UHF (Ultra High Frequency).

Considerando che i costi di produzione sono ammontano a 3.500$ per satellite, il risultato non può non essere degno di nota. Tuttavia, il costo necessario per lanciare nello spazio questi “PhoneSat” è parecchio esoso, come per qualsiasi altro satellite di pari dimensioni. Dunque, era davvero necessario tutto questo?

Non è da escludere che vi siano anche delle mere finalità commerciali dietro tutto ciò. E la NASA ha già fatto sapere che sta lavorando al lancio di una seconda generazione di terminali, previsto entro la fine di quest’anno.

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Scritto da PhoneRadar's Staff